Grand Hotel Italia

L’Italia, da sola, custodisce la maggior parte del patrimonio artistico internazionale. Si è giunti a immaginare i due terzi, ma è difficile quantificare, in quanto manca un censimento completo, mentre i parametri possono essere controversi. E’ un fatto che il nostro Paese realizza in sé una concentrazione di valori artistici senza paragoni, dal classico al romanico, dal Rinascimento al Barocco.

C’è Roma con la Sistina, le stanze Vaticane, San Pietro (Michelangelo), il colonnato (Bernini), il Colosseo… Gli Uffizi di Firenze racchiudono il meglio del Rinascimento, da Botticelli a Leonardo. Poi Venezia, con la Basilica di San Marco e Palazzo Ducale: tele di Tintoretto e Veronese, ovvero il meglio del colorismo veneto. La Camera degli Sposi di Mantova, con gli affreschi del Mantegna. I palazzi e i monumenti scaligeri di Verona. Le ville palladiane del Veneto. Il barocco di Lecce (Puglia) e Noto (Sicilia), la Valle dei Templi di Agrigento. E poi Siena, Lucca, Bergamo Alta…

Non meno movimentato e opulento il patrimonio naturale, nelle sue infinite varianti marine, montane e lacustri. Le Alpi della Valdaosta, le Dolomiti del Trentino. Ma anche la Versilia, la costiera Amalfitana, il Gargano, il Salento, e le spettacolari spiagge calabre, pugliesi e sarde.

Per l’Italia il turismo è un settore primario rispetto all’intero prodotto nazionale, con oltre due milioni di addetti. Artisticamente, è la stessa turbolenta tradizione della Penisola, dall’età di Roma all’unità d’ Italia, tra conflitti di campanile, invasioni straniere, incontri e scontri etnici, lotte tra Impero e Papato, Guelfi e Ghibellini, Controriforma e altro ancora, ad arricchire ovunque il territorio di fortilizi, castelli, cattedrali, icone sacre e profane, grandiose architetture religiose, militari e civili.

Per l’Organizzazione Mondiale del Turismo, il nostro è il quinto Paese più visitato al mondo, con una presenza annua di stranieri che supera i 40 milioni. E il numero è in continuo aumento per la tendenza generale degli Stati a liberalizzare movimenti e frontiere.

Nel fatturato l’Italia balza al quarto posto. Ma se si guarda alla qualità e alla ricettività del sistema alberghiero, raggiunge il primato europe. con oltre un milione di camere e 12 mila siti di bed & breakfast.

C’è anche da considerare che il settore trascina con sé un imponente indotto di comunicazioni, infrastrutture, trasporti, ma anche villaggi turistici, parchi giochi, centri ricreativi d’ogni tipo, musei, punti di ristorazione, spazi per il campeggio, tutto quanto insomma si può offrire all’aggressiva domanda del turismo di massa. A questo proposito, anzi, di fronte all’esigenza di contenere e regolare i flussi rispetto all’ambiente, si parla anche di “turismo sostenibile”. Cioè compatibile con la natura e le condizioni di luoghi e comunità. Mentre per “turismo responsabile” si intende un’esperienza di viaggio più umana e completa, aperta ai valori della civiltà e della cultura, capace di cogliere lo spirito del posto, o “genius loci”. Del resto, ad attirare dal mondo tanto interesse, è proprio questo spirito italiano. Fatto di gentilezza antica, eleganza e stile, in una confluenza di culture diverse, tra classicità, umanesimo, cristianesimo e mediterraneo.

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